Alla periferia di alphaville. Interventi sulla paraletteratura
"Poiché produco narrativa di genere, tanti interlocutori che non mi hanno mai letto (giornalisti, intellettuali, scrittori di 'rango', operatori dei media, dirigenti editoriali) sono a priori convinti che io sia un mezzo scemo, da coinvolgere nelle esperienze più bislacche". Così Evangelisti introduce i suoi scritti in difesa della "paraletteratura", da sempre considerata "minore", tracciandone storia e storie: dai classici più o meno contemporanei (Lovecraft, Dick) alla cronaca di serial killer americani, concludendo con esilaranti recensioni del cinema bruttissimo. Un elogio della fantascienza e dei generi "contaminati", ostacolo alle molteplici colonizzazioni dell'immaginario.
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