Droga di Dio. Afghanistan: la società dei credenti
Da cenere a cenere. Non ascolteremo più le voci di Kabul. Da Kabul a New York, da New York a Kabul: ci sono voluti altri massacri, avvicinandoli geograficamente alla nostra percezione, per svegliare l'occidente dall'indifferenza, per scuotere i paesi musulmani dal conformismo della non ingerenza nel vicino fratello, per scoprire che la saracinesca del burqa può essere sollevata, con quel gesto liberatorio che alcune donne hanno compiuto all'indomani della fuga dei taliban. Ma neppure così riconosceremo il volto dell'Afghanistan... Dietro l'angolo di casa ci sono l'Algeria, la Bosnia, il Kosovo, il Medio Oriente - e tante altre destinazioni nelle mappe del disorientamento e del fallimento. Nomi come Kabul e Kandahar, Peshawar e Panshir, Asia centrale e Afghanistan, sono altrettanti avvertimenti e fragili vittorie. Pronunciandoli, avvertiamo voci e storie così lontane, così vicine.
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