La valigia di Stefano
Nel romanzo - racconto di una progressiva e difficile iniziazione alla vita un punto fermo resiste, il paese delle origini, portatore, oltre che di storie lontane e immaginarie, anche di memorie familiari profonde e dolorose. Di tali memorie è testimone e custode la madre, figura centrale nel mondo affettivo e simbolico di Stefano e del suo autore. Le rivelazioni della madre riconducono Stefano al tempo ignoto della sua stessa nascita, ai lutti della famiglia sprofondata in tempi lontanissimi. Allo stesso modo, la ricognizione al cimitero in compagnia della madre assume per Stefano il significato di una vera e propria iniziazione alla custodia del patrimonio affettivo e morale della famiglia. Al lettore attento non può sfuggire che, nel punto più profondo e segreto della memoria, si annida, quasi come una sotterranea verità, la morte. Il racconto, del resto, è accompagnato, dal principio alla fine, dal senso della perdita, dalla necessità di lasciarsi alle spalle qualcosa perché qualcos'altro possa succederle a sostituirlo.
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