Treni d'autore. LeNord nell'immagine del pubblico colta attraverso la letteratura e l'arte
Con ormai due secoli e più di storia, ma con grandi prospettive di sviluppo, il treno è entrato profondamente nella vita umana: rotaie, ponti e gallerie fanno ormai parte integrante del paesaggio, attestazioni della sua antropizzazione, con esiti a volte discutibili, ma spesso ricchi di fascino: infatti esistono oggi linee sopravvissute con prevalente o esclusiva funzione di turismo ambientale. Le conferme del successo del treno nell'immaginario collettivo sono innumerevoli: basterà qui ricordare che un circuito ferroviario in miniatura è da molti anni uno dei regali preferiti dai bambini (e da molti genitori) oppure osservare come, per ingentilire alcuni banali convogli locali su gomma per piccoli spostamenti in località turistiche, fiere o parchi, non si trovi di meglio che travestirli da treni. L'arte, che è in un certo senso fedele specchio della vita, non poteva ignorare un fenomeno come la ferrovia e infatti locomotive e scompartimenti (ma anche rotaie, classi, orari, fischi, divise, biglietti e controllori, ecc.) hanno animato ogni letteratura e genere artistico moderni. Le Ferrovie Nord Milano, uno dei rari esempi italiani di ferrovie non statali, servendo zone della Lombardia fra le più popolose e produttive d'Europa, hanno stimolato la creatività al punto di avere una propria letteratura, dotata pure di firme prestigiose; l'operosità e la generosità milanesi e lombarde, prendendo il treno della Nord, si sono espresse anche così.
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