Casa de Pensão
"Casa de Pensao", scritto nel 1882, è da annoverare fra i capolavori della letteratura brasiliana. Romanzo di ambiente e al tempo stesso di sottilissima indagine psicologica, offre un magistrale spaccato della vita quotidiana di un paese ancora tutto da conoscere - almeno per noi, lettori europei - dove padroni e schiavi (in Brasile la schiavitù è stata abolita circa un secolo fa, ma di fatto è durata fino a quasi tutta la prima metà del secolo scorso) convivono secondo un codice che mischia odio e complicità, superstizione e ipocrisia. Un paese dove il problema della "pelle nera", simbolo erotico e al tempo stesso marchio d'infamia, domina ossessivamente la società come un demone impossibile da esorcizzare.
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