Cronache dell'al di qua
Tra la metà degli anni Cinquanta e i Sessanta, Ottiero Ottieri collaborò prima a "Il Mondo" e poi a "Il Giorno", pubblicando prose di osservazione della società italiana. Quelle prose narrative formano un vero e proprio libro involontario, nel quale l'autore usa al meglio il suo sguardo laico e la sua scrittura limpida e illuminista, per denunciare l'ipocrisia e il perbenismo e mettere in rilievo il pessimismo sotteso alla sua visione del mondo. Dal mito di Brigitte Bardot al primo concerto dei Beatles a Milano, l'Italia del boom economico passa davanti agli occhi del lettore come se tutto stesse per accadere adesso. E si avvertono anche gli scricchiolii e le avvisaglie del Sessantotto e dell'esplodere irrefrenabile delle contraddizioni della società.
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