Graziella
Nella scia di Nabokov, ma senza tradire il suo mondo siciliano impastato di miele e di zolfo, Ercole Patti, racconta gli amori proibiti di un quarantenne con due maliziose lolite, Graziella e Rosina, fino al tragico inaspettato epilogo. I primi turbamenti sessuali dell'adolescenza, sospesa tra vizio e pudore, la gelosia e i suoi tormenti, il sotteso autobiografismo, l'esaltazione della natura, il sentimento della solitudine nella decadente atmosfera catanese sono i temi fondamentali di questo romanzo. Lo scrittore fa vibrare l'intera tastiera dei rapporti amorosi nel chiuso di una torbida città di provincia, ai primi del Novecento, conservando il dono di una elegiaca gentilezza, che trasforma l'apparente scontro dei corpi qualcosa di diverso.
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