Diario di una donna che ha tradito

Laura, trentacinque anni, due figli e un marito che ama da un decennio, incontra Lorenzo, professore di filosofia e scrittore, nel quale riconosce un disagio fisico e psichico a volte dichiarato e a volte sommerso, un dolore di cui la donna si fa carico forse per riuscire a sanarlo e a condividerlo. Lorenzo ha tre figli, una moglie provvida e devota, un talento nevrotico. Laura è chiamata a giudicare un suo libro. Lei è un editor, una donna che può decidere il destino degli altri, ma non il proprio. La passione per quest'uomo diventa una lente di ingrandimento attraverso la quale Laura riflette sul suo matrimonio, sulla malattia del padre, sul figli che crescono, sull'amore delle donne, che è ablativo e ricattatorio, ossessivo e sfrenato ma irrinunciabile e salvifico. Se è vero che Lorenzo, refrattario all'amore e preso di sé, fa solo cose necessarie, Laura ha bisogno di sentirsi 'necessaria'. Il suo diario, spudoratamente sincero, è la deposizione di una donna che ha tradito soprattutto se stessa.