Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica. Nuova serie. Vol. 28
Sommario Boris Pasternak Le poesie del Dottor Živago A cura di Davide Brullo Il poeta inscalfibile. Testimonianze A cura di Donata De Bartolomeo, Armand Robin, Angelo Maria Ripellino L’importanza del cadavere nella storia della letteratura sovietica A cura di Federico Scardanelli Charles Baudelaire. I Fiori del male secondo Milo De Angelis A cura di Giulio Solzi Gaboardi La poesia è disumana. Baudelaire secondo Fondane A cura di Benjamin Fondane e Luca Orlandini Grace Schulman. La morte e la fanciulla A cura di Massimo Bacigalupo Margiad Evans. Poesie dall’oscurità A cura di Fabrizia Sabbatini La giovinezza della poesia in Italia. Enrico Thovez (1869-1925) A cura di Silvio Ramat Hugo von Hofmannsthal. Uscire dalla preesistenza A cura di Gio Batta Bucciol Gian Ruggero Manzoni. Usque ad mortem et ultra Opificio delle voci nuove. Poesie di Luigi Riccio, Mikel Marini e Gennaro Madera A cura di Giulia Martini Idee – Francesco Targhetta. Il presente in versi: narrare in poesia Due “speciali” costituiscono l’ossatura del numero 28 di “Poesia”. Il primo, dedicato a Boris Pasternak, ruota intorno alle liriche incluse dal grande poeta in appendice al “Dottor Živago” e al rapporto tra l’artista e il potere politico, di qualsiasi foggia o natura esso sia. Due servizi sono dedicati invece a Charles Baudelaire, visto, rispettivamente, con gli occhi di un grande poeta contemporaneo (Milo De Angelis) e un grande filosofo (Benjamin Fondane). Grace Schulman e Margiad Evans costituiscono, invece, due autentiche scoperte per il panorama italiano, intese a rinsaldare la costruzione di un ipotetico ‘canone femminile’ della poesia occidentale. Tra gli altri servizi, segnaliamo una silloge di Gian Ruggero Manzoni, singolare artista contemporaneo, e una nuova traduzione dalle poesie di Hugo von Hofmannsthal, a 150 anni dalla nascita. Se ne scoprirà, grazie allo studio di Gio Batta Bucciol, la statura decisiva, che lo colloca tra i titani del secolo scorso.