La mia Grecia
Nel 1937 il giornale "Kathimerinì" commissiona a Nikos Kazantzakis un tour del Peloponneso: saranno tre settimane intense e magiche, una sorta di pellegrinaggio alla ricerca di sé e delle proprie radici. Il grande scrittore cretese si ferma nei luoghi che parlano di mito e di storia: a Olimpia immagina l'atmosfera concitata dei Giochi, a Sparta scova nel paesaggio tracce dell'immortale Elena, a Mystràs "vede" il grande intellettuale bizantino Gemisto Pletone che sogna una nuova civiltà, a Tripolitsà ricorda l'eroe della Rivoluzione Kolokotronis. Camminatore instancabile, l'autore di Zorba ama parlare con la gente del posto, conversa con i clienti del caffè, interroga gli anziani contadini, ammira la franchezza brusca di guide locali e tassisti, annota la spontaneità autentica dei modi e della lingua del popolo. Ricco di squarci lirici, scenette comiche e pause meditative "La mia Grecia" racconta il popolo greco, diviso fra antico e moderno, Occidente e Oriente, razionalismo e sensualità.