Fuori stagione
Silvio Ramat si è imposto da tempo fra i nostri maggiori poeti con opere di struttura anomala e innovativa: da "Mia madre un secolo" (2002 e 2015) a "Banchi di prova" (2011), da "Il Canzoniere dell'amico espatriato" (2009 e 2012), a "Elis Island" (2015). Oggi torna a uno dei suoi editori storici, Crocetti, e lo fa con una raccolta, "Fuori stagione", che testimonia senza sbavature la forza dell'autobiografia e i diritti della fantasia, il vissuto e il possibile, gli amori immaginati senza confini e i limiti dolorosi dell'amore. Sul passo prevalente dell'endecasillabo, in cui Ramat è maestro riconosciuto, il libro si apre sul tema dell'adolescenza e all'adolescenza infine riapproda: non tanto per chiudere il cerchio quanto semmai per attestare un senso di felice incompiutezza necessario alla vita della poesia e del poeta.
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