Assetto di volo
Pierluigi Cappello è poeta visivo di rara, miracolosa intensità, che nelle sue due lingue, l'italiano e il friulano, s'impone al lettore per l'originalità e la persuasione dei temi, e per la suggestiva evidenza delle immagini: quella del volo, innanzitutto, a simboleggiare una compiutezza negata dall'attuale condizione d'immobilità di questo poeta, che viaggia solo con l'immaginazione e con lo sguardo, poiché la sua è poesia del guardare ("adesso guardi le cose come sono venute")."Adesso". L'ieri invece è l'infanzia, uno stato di compiutezza a cui l'io vorrebbe ritornare per non sentirsi lo straniero di sempre, e quello del ritorno è un tema fondante della poesia di Cappello, dai primi versi fino a quel libro luminoso che è "Dittico" (2004), con cui ha vinto il Premio Montale 2004, arrivando fino agli inediti raccolti nell'antologia "Assetto di volo".
Momentaneamente non ordinabile