Olimpia e i giochi olimpici dall'antichità a oggi
Nell'antichità i Giochi olimpici costituivano il supremo momento di unità del mondo greco, diviso in città-Stato in conflitto permanente tra loro. In occasione dei Giochi olimpici le ostilità cessavano, la pace calava su tutta la Grecia, e la parola passava agli atleti, nobili interpreti dello spirito agonistico. Del resto la tradizione mitica faceva risalire l'origine degli agoni olimpici a eroi come Pelope ed Eracle, e supremo garante ne era Zeus, padre degli dèi e degli uomini, sovrano dell'Olimpo e dio dell'ordine. L'importanza dei Giochi per il mondo greco antico era tale che il tempo si misurava in cicli quadriennali a partire dal 776 a.C., data della loro prima celebrazione. Soppressi nel 393 per volere dell'imperatore Teodosio, nel 1896 i Giochi risorsero nel luogo stesso che li aveva visti nascere, la Grecia, grazie alla passione di un gruppo di uomini di varie nazionalità che vollero proclamare a tutti gli uomini la perenne attualità dei valori della pace e dell'incontro tra i popoli. Nel 2004, dopo un viaggio durato oltre un secolo, la fiaccola olimpica brillerà di nuovo ad Atene, dove darà appuntamento a tutto il mondo per celebrare l'ideale giro di boa di un¿istituzione antica che ancora sa parlare ai moderni. Il libro di Maria Mavromataki Olimpia e i giochi olimpici vuole essere un vademecum ricco di informazioni storiche, antiquarie e aneddotiche, riportate in uno stile accattivante, che partendo dal mito antico ripercorrono tutta l'appassionante avventura delle Olimpiadi antiche e moderne avendo come centro di gravità il sito archeologico dell'antica Olimpia, meta di turisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Un libro per gli sportivi, dunque, ma anche per tutti gli amanti della Grecia e della sua antichissima storia.
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