Romano Gandolfi. Le ragioni di un dono
Quella mattina si sprigionò dal tuo dono un segno criptico, benevolente. Un segno di tangibile grazia, incomprensibile nello stile di questa martoriata incomprensibile storia. Come fossimo luminosamente protetti per un attimo da tutto il male che normalmente ci circonda, ci profana. Le arti hanno questo potere di portarci aiuto, di cullarci rasserenandoci; la musica sopra le altre è linguaggio, balsamo di Dio. Tu la musica l'hai amata perché n'eri costituito, era il respiro della tua gioia; la tua istintiva ragione di vita perché missione a te assegnata. T'allietava sinceramente allietarne gli altri, ma quanto grande fossi "quella letizia a infondere" deve inevitabilmente esserti rimasto sconosciuto. Si può avere, quaggiù, solo qualche intuizione del Divino. In noi.
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