L'orso e la rosa
Nella Roma fastosa, corrotta e sanguinaria dei papi rinascimentali, in cui forte è il mecenatismo della nobiltà e del clero che convive con intrighi e sortite, si accende la passione amorosa del più "dannato" dei nobili Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano. Tutto ha inizio nel 1576, quando il blasonato Orsini fa strangolare la giovane moglie, colpevole di aver ricambiato i suoi continui tradimenti, facendo passare l'omicidio per un semplice incidente. Le esequie della vittima rappresentano per il duca l'occasione per notare la splendida Vittoria Accoraboni, moglie insoddisfatta del nipote del potente cardinale Felice Peretti, attratta dalla sensualità di quel nobile altezzoso e arrogante. Pazzo d'amore decide che dovrà essere sua anche a costo di versare del sangue. I due, dopo molte disavventure, riescono ad assecondare momentaneamente passione e sentimento, inconsapevoli che i loro sorrisi si sarebbero spenti con l'elezione a papa di Felice Peretti: il peggior nemico di Paolo Giordano Orsini.
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