Vampiri e lupi mannari. Le origini, la storia, le leggende di due tra le più inquietanti figure demoniache, dall'antichità classica ai nostri giorni
Attraverso un itinerario millenario tra le maggiori culture europee, questo libro ripercorre la storia di due fenomeni inquietanti, le cui personificazioni hanno turbato l'animo umano da secoli remoti e in quasi tutte le culture: la licantropia e il vampirismo. Considerati figure demoniache fino a un non lontano passato, uomini-lupo e bevitori di sangue sono giunti fino a noi dal mondo dell'antichità classica, attraverso il Medioevo, durante il quale acquistano un ruolo dominante nella tradizione occidentale moderna, dovuta all'importanza loro tributata dalla teologia e dalla demonologia cattolica. Nella cultura contemporanea hanno in parte perso il loro aspetto di oscuri e temibili personaggi infernali e, rischiarati dalla luce della "dea ragione", vengono studiati come fenomeni culturali o patologici e collocati nell'ampia problematica delle numerose credenze sulla trasformazione dell'uomo in animale. Anche il vampiro infatti, proprio per il suo nutrirsi di sangue, viene spesso assimilato ad un rango bestiale. Dietro la celebre figura del Conte Dracula e dei meno noti licantropi letterari si cela una lunga tradizione e una vasta eredità culturale di leggende, di figure demoniache e spaventose (e a volte di personaggi storici). Sono proiezioni di paure ancestrali che per secoli hanno attraversato l'Europa, trovando finalmente una corretta collocazione grazie agli strumenti interpretativi dell'antropologia e della psicopatologia.