Leggende e racconti popolari della Toscana. Storie inedite, novelle e magie nella voce scanzonata e ironica del folklore di una terra di millenarie tradizioni
La Toscana, più di ogni altra regione d'Italia, vanta numerose raccolte di testi narrativi popolari, per lo più reperiti e pubblicati nell'Ottocento: dal Gradi al De Gubernatis, dal Comparetti al Prato al Papanti, dall'Imbrianti al Narucci, dal Pitré al Nieri. Poche invece, e non cospicue - anche se filologicamente più corrette - sono le raccolte del Novecento, fra cui primeggia la raccolta garfagnina dello svizzero Fausch. Ma questa carenza di materiali relativa ai giorni nostri non significa che si è persa la tradizione toscana della narrazione popolare, e la presente antologia di testi, tratti da una raccolta di un migliaio di documenti recuperati direttamente dalla tradizione orale fra il 1963 e il 1983, ne è sicura testimonianza. E accanto ai maghi feroci e sciocchi, alle fanciulle perseguitate, agli infiniti incantesimi della tradizione favolistica classica, si hanno in questo volume numerose leggende impostate su personaggi (storici o fantastici), su località, su tradizioni tipicamente toscane: dalla contessa Matilde, smaniosa di celebrare la Messa, a San Pellegrino, che prende a schiaffi il Diavolo e lo scaraventa nel Mar Tirreno; dal Linchetto, che tormenta e stizzisce le vecchie, alle lacrime di una comunità pastorale che si tramutano in pietre e diventano un'altissima montagna.
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