Gli ultimi condottieri di Roma
Nell'ultimo secolo di vita dell'impero romano d'Occidente le redini del potere, di fronte al succedersi di sovrani inetti e sprovveduti, vennero progressivamente assunte dai capi di stato maggiore generale, i 'magistri militum'; ma, essendo l'esercito composto in massima parte da mercenari barbari, furono proprio i generali barbari, semibarbari o di scuola barbarica a rivestire il comando supremo. Il franco Arbogaste, il semivandalo Stilicone, il goto Ricimero, il burgundo Gundobaldo e lo sciro Odoacre, oltre ai romani di formazione barbarica Costanzo, Ezio e Oreste, instaurarono così delle vere e proprie dittature militari, dando luogo al più straordinario tra i tanti paradossi che costituiscono il tratto saliente dell'epoca: un barbaro a capo e a difesa di un impero assediato dai barbari.
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