Animal'Z
Il clima impazzisce. Il cataclisma si avvera. Le acque marine invadono il mondo. Scompare l'acqua dolce, quella che rende possibile la vita dell'uomo. E l'uomo si salva diventando pesce, abbandonando una parte di sé per trovarne una nuova. Migliore. Adattata alle mutate circostanze. "Animal'z" è una storia che potrebbe essere vera, o almeno che potrebbe diventarlo. Enki Bilal la racconta col suo consueto tratto, che aderisce come un guanto alla realtà, ai volti e alle emozioni e nello stesso tempo la deforma, per costringerci a vedere oltre le apparenze. Con Animal'z, il disegno di Bilal diventa acqua di mare, vapore acqueo, buio, lampi di luce, sangue. Pochi potrebbero disegnare il guizzo marino di un uomo che diventa pesce, la follia degli occhi di un uomo diventato cannibale. Ma la storia che ci racconta Bilal è anche una specie di parabola ecologica, del tutto antiretorica. Ci mostra quello che accadrà al pianeta se continueremo a depredarlo, ci mostra quello che succederà agli esseri umani se continueranno a non pensare che il mondo è un luogo in cui dovranno continuare a vivere. I personaggi che animano questa storia sono rottami di un'umanità sconfitta. C'è qualche speranza? Non lo sappiamo. Qualcuno parte alla ricerca di un luogo in cui sia ancora possibile vivere. Qualcun altro sceglie il mare. Noi aspettiamo il seguito della storia.