Che Guevara visto da un cristiano. Il significato etico della sua scelta rivoluzionaria
Un cristiano, teologo e sostenitore della nonviolenza attiva, esamina in profondità la vita, gli scritti, la morte del guerrigliero eroico, materialista e ateo, che ha combattuto il sistema oppressore con le armi in pugno, teorizzando e vivendo la rivolta. Un confronto serrato che esplora le fonti dell'impegno militante di Che Guevara, alla ricerca delle convinzioni e dei valori sottesi alla sua scelta rivoluzionaria. Le conclusioni sembreranno paradossali a molti lettori, avverte l'autore nel presentare il suo lavoro: le due visioni della vita e del mondo mostrano infatti molti punti di convergenza, la componente etica rivela la stessa forza in entrambe. Non si tratta di una provocazione, ma di un invito a misurarsi con un progetto sull'uomo che non è affatto superato, con un pensiero critico e creativo che è ancora vitale proprio perché basato sui principi della giustizia e dell'amore universale. Un amore "in cerca di efficacia storica" che è stato, per il rivoluzionario che non perse mai la tenerezza, una guida e uno stimolo continuo a superare ogni modello prefissato di società, compresa la prospettiva marxista, a combattere tutti i sistemi autoritari, a mettere l'uomo e il popolo al centro della sua riflessione e della sua azione. Con un saggio conclusivo di Orlando Borrego: "Un'opera di audacia intellettuale e politica".
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