«Spazio». Gli editoriali e altri scritti
Quando guardiamo un quadro di Caravaggio o di Mondrian, così come quando camminiamo di fianco a un battistero romanico, ci è subito chiaro che le regole compositive delle diverse discipline artistiche attraversano tempi e luoghi. Quando leggiamo i saggi che Luigi Moretti ha pubblicato nella sua rivista «Spazio» lungo l'arco dei suoi sette numeri, entriamo nei segreti della composizione artistica accompagnati da uno dei massimi esponenti della cultura architettonica del dopoguerra italiano. Architetto già noto a Roma prima della guerra, Moretti realizzerà a Milano alcune opere che segneranno con forza il paesaggio urbano di questa città, come il complesso di Corso Italia. Moretti parla, descrive l'architettura come pochi autori sanno fare, facendoci dimenticare il particolare momento storico che ha assunto ad oggetto e la sua recente riscoperta ha sottolineato ancor più il carattere di attualità del suo pensiero. Nei suoi testi le immagini, le figure e le parole sono messe strettamente in relazione, tanto da indicare nuove ricerche, come i modelli degli spazi interni che accompagnano l'ultimo dei noti saggi, diventati ormai un riferimento imprescindibile nell'architettura attuale, spesso citati o tradotti anche in contesto internazionale. Questo volume, la cui edizione è arricchita da alcuni saggi posteriori, usciti come estratti, sceglie di affiancare all'intero corpus dei testi le pagine originali riprodotte per intero: le fotografie delle architetture e della materia, i disegni interpretativi, le soppesate parole dei titoli dei saggi e i frammenti dei quadri si compongono in un insieme indissolubile che ci restituisce un pensiero chiave della composizione architettonica del Novecento.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa