Cinque scherzi filosofici (per tutti). Amore, verità, felicità, memoria, morte
"Una breve spiegazione per il titolo. "Scherzo" è una parola che viene dalla storia della musica, può stare al posto di composizione [ ... ] "Filosofico" è l'aggettivo che mi pare adatto alla composizione, perché ho scritto prevalentemente di filosofia, e qui credo di aver ripetuto il genere, anche se in modo particolare. "Per tutti" tra parentesi vuol dire che la composizione è costruita per un ampio ascolto"."Ho cercato di mantenere una comunicazione agevole, tuttavia la tessitura del discorso ha quell'inevitabile carattere problematico della scrittura filosofica: un tentativo di proporre l'insieme del materiale in modo da favorire una risposta riflessiva da parte del lettore. D'altra parte confesso che non si tratta di una scelta perfettamente misurata da un'intelligenza operativa: semplicemente non avrei saputo fare in modo diverso"."Quello che più conta in quest'opera è il modo in cui i vari temi si trovano connessi, e quindi la ricerca di una certa complicità con il lettore. Anche se sono certo, a meno di essere preda di una luciferina presunzione, che questo obiettivo è nel complesso difficile. E tanto meno penso si possa insegnare a ricordare, a essere felici, ad amare, a morire e, per quanto possa sembrare strano in un discorso filosofico, a sapere "che cosa è la verità"."Un libro così fatto può forse aiutare a vedere con un po' di chiarezza in ciascuno di questi orizzonti, poiché essi hanno comunque una relazione diretta con la nostra vita. Questo cammino lo si può fare solo assieme ai filosofi e agli scrittori che, in tempi diversi e in luoghi diversi, hanno già percorso queste strade. Altrimenti è anche difficile elaborare una propria saggezza. Passare attraverso i cinque percorsi proposti può essere un modo per arricchire le proprie esperienze. Queste pagine desiderano offrire questa disponibilità, ma ogni lettore, per conto suo, potrà decidere se il desiderio dello scrittore era accettabile". (Fulvio Papi)