Sigismondo e Isotta. Una storia d'amore
Il primo incontro fra Sigismondo Pandolfo Malatesta e Isotta degli Atti avviene per caso in una stradicciola nel 1437, quando lei è una bimba di soli cinque anni, mentre lui, quasi ventenne, già signore di Rimini, è di ritorno dal campo di battaglia. Da quell'incontro fortuito inizia a germogliare in entrambi qualcosa di indescrivibile e incomprensibile che sboccerà negli anni a venire, pur se fra molti contrasti. Fra questi, la disapprovazione alla relazione da parte del padre di Isotta, Francesco degli Atti, e di Polissena Sforza, moglie legittima di Sigismondo. Persino la ragion di Stato, che all'epoca imponeva ai signori matrimoni politici volti ad aumentare ricchezza e potere, ostacola l'amore tra i due giovani. L'amore di Sigismondo e Isotta sembra dunque non avere futuro, ma il destino sovvertirà ogni regola in un susseguirsi di congiure, tradimenti, intrighi e colpi di scena ritagliati sullo sfondo del primo Rinascimento, uno dei periodi più poetici, crudi e affascinanti della nostra storia. Protagonista del romanzo, insieme a Sigismondo e Isotta è il Tempio Malatestiano di Rimini, testimone autorevole e silenzioso di un amore assoluto, che ha vinto su tutto.