Gallipedia. Voglio dire...
"Gallipedia" è il più lungo racconto che Massimo Galli abbia mai fatto di sé. Durante la pandemia è stato scelto da molti come punto di riferimento per la coerenza e la credibilità dimostrata nello "spiegare" i comportamenti del virus. Senza peli sulla lingua e senza opportunismi o compiacenze, ma anche ricordando come, di fronte a una malattia nuova, non esistano verità assolute e la scienza debba procedere passo per passo. C'è chi lo ha accusato di essere catastrofista, ma è solo stato coerente anche a rischio di risultare antipatico e ciò che ha detto è sempre stato basato su dati e fatti. Questo non è il libro sulla pandemia, che scriverà forse un giorno, ma un viaggio nelle esperienze di un uomo rigoroso e con un grande senso del dovere, alla ricerca della persona nascosta dietro al medico e allo scienziato. Che sa essere ironico, se decide di esserlo, ma di cui è molto difficile infrangere la riservatezza. Ha accettato di scriverlo per poter raccontare le malattie infettive che ha combattuto, curato e studiato, nella speranza di offrire utili informazioni ai lettori.