Un carnefice tranquillo
A poco più di cinquant'anni dalla pubblicazione dell'edizione italiana (Feltrinelli, 1973), torna in libreria l'opera di Robert Cecil, primo lavoro ad ampio respiro su Alfred Rosenberg, l'uomo che Hitler stesso definiva il principale esponente dell'ideologia nazionalsocialista. In Cecil, l'esigenza biografica si piega alle esigenze interpretative del contesto storico, fornendo un quadro complessivo orientato agli aspetti ideologici, storico-culturali e socio-psicologici del nazismo. L'autore si professa, oltre che storico, «studioso della natura umana» e si dichiara fin dall'inizio interessato ad approfondire il problema di come mai il laborioso e civile popolo tedesco abbia potuto, dall'oggi al domani, sposare la scellerata avventura hitleriana. In questo processo di temporanea trasformazione del popolo tedesco, da «poeti e pensatori» a «giudici e boia», Rosenberg, per il resto tipico antipersonaggio, fu pienamente protagonista.