Paula Spencer
Paula Spencer, la donna trentanovenne di cui i lettori hanno seguito le vicende sentimentali e i turbamenti nel romanzo "La donna che sbatteva nelle porte", ha raggiunto il giorno dei suoi quarantotto anni e si trova a dover rimettere insieme i pezzi della sua vita. Charlo, il marito violento e manesco, è morto; ma le ha lasciato segni tangibili nel corpo e nell'anima. E l'ha indotta all'alcolismo. A dire il vero, lei non beve ormai da mesi e ha anche un lavoro stabile come donna delle pulizie. Ma gli ostacoli da superare sono ancora molti: la memoria del passato, l'assedio dei sensi di colpa. John Paul, il figlio maggiore, eroinomane, se ne è andato di casa da un pezzo; e sulla coscienza di Paula pesa come un macigno la bottiglia che lei stessa, un Natale, regalò alla figlia Nicola, per avere una compagna di bevute. Adesso Nicola è un'adulta matura e una mamma responsabile, che continua a occuparsi anche della propria madre; quanto a John Paul, si è disintossicato e rifatto una famiglia. Paula è anche tornata a frequentare le sue due sorelle: è stata riammessa alle loro confidenze e ai loro discorsi allegri e un po' sboccati sugli uomini. Ma ha altri due figli a cui pensare: Jack, un adolescente severo e taciturno, e Leanne: Leanne la pazza, l'adorabile, la cervellona. Leanne l'alcolizzata. Contro di lei, per lei, Paula dovrà combattere l'ultima e la più dura delle battaglie.In questo nuovo romanzo, che riprende le vicende della "Donna che sbatteva nelle porte", quella Paula Spencer tanto cara al cuore e alla fantasia di Doyle riconquista, in un'alternanza magistrale di dramma e di humour, la propria dignità di donna fragile e forte, che lotta per diventare finalmente una buona madre per i suoi figli.
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