L'era del porco
Il protagonista di questa storia si fa chiamare Lajos, come un dimenticato calciatore ungherese. Lajos ha un nome e un cognome, naturalmente, ma non li usa mai: il nome perché è troppo brutto e il cognome perché è associato in tutto il mondo a un famosissimo scrittore... suo padre, fuggito in Messico vent'anni prima. Lajos vive a Bologna con i suoi gatti Colasanti, Zanardi e Petrilli, lavora di notte alla sorveglianza degli ascensori e di giorno in una fumetteria, e le prime due strade per la dannazione le ha percorse brillantemente: ha pubblicato il romanzo "L'era del porco" per l'inqualificabile editore Ubermensch Belasco, e suona in una scalcinata band con la Betty (una punk mangiauomini), con Lobo (un sosia triste di Kurt Cobain, da sempre innamorato della Betty) e con un anziano bassista inglese che una volta, forse, era stato Paul McCartney. Per non parlare di un gigantesco e saggio motociclista noto come l'Orrido. Quando Lajos si innamora di Elettra, entrando in competizione con gli altri suoi spasimanti (un vecchio professore, un aspirante regista precocemente calvo), si fa coinvolgere in un gioco di cui lei e soltanto lei conosce il regolamento, gioco in cui entrerà, in qualche modo, persino Bob Dylan in persona...