La settima notte
Mezzanotte. Nell'ascensore di un albergo una donna si alza la gonna per controllare le autoreggenti. Sta salendo al quinto piano. Ad attenderla, nella stanza 58, c'è un uomo che ha conosciuto un anno e mezzo prima. I due non si sono più visti da allora; per sei mesi non si sono nemmeno cercati, poi hanno cominciato a scriversi, per e-mail. La stanza è immersa nella penombra, così come hanno concordato. La donna entra. Si guardano, si spogliano. Lui le chiede di sdraiarsi sul letto. Lei cerca di trascinarlo con sé, lo desidera da troppo tempo. "Domani" risponde lui. "La prima notte no..." La prima notte non si devono toccare, questa è la regola: l'eros è solo voce, odore, contemplazione dell'altro. Le mani, la bocca, i corpi dovranno attendere i prossimi incontri: il piacere è una meta da raggiungere a passo lento. E' questo l'inizio di un travolgente gioco al rialzo lungo sette notti di esplorazione reciproca del corpo e della mente. Sette notti in cui una donna e il suo amante impazziscono di desiderio, si seducono e si scoprono, in una ricerca di pienezza mai paga di se stessa. Un crescendo che solo l'autrice del "Macellaio" poteva restituirci con una carica erotica così intensa.
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