Lasciami sola
Una giovane donna ricoverata in un sanatorio riceve una lettera dall'uomo che ama: poche parole lapidarie con cui lui le annuncia che sposerà un'altra e le offre in cambio la sua amicizia. A questa sentenza senza appello Marcelle Sauvageot non risponde con una lettera ma con una sorta di commento, una riflessione sotto forma di monologo nella quale si interroga, senza alcuna concessione e calandosi con coraggio nel mistero dei sentimenti più intimi, sul rapporto che lega un uomo e una donna. E in nome di quella vita che sta per abbandonarla, ma che lei vuole vivere sino in fondo senza compromessi, rivendica a gran voce un amore assoluto, che pretende un totale coinvolgimento e insieme la massima consapevolezza. Testimonianza lucida e straziante su grandi temi come l'amore, la morte, l'amicizia e la gelosia, il libro di Marcelle Sauvageot uscì per la prima volta in Francia nel 1934 e fu un inatteso, sensazionale caso letterario. Ripubblicato a più riprese, ma anche rimasto per lunghi periodi assente dalla ribalta editoriale, "Lasciami sola" interessò e commosse grandi intellettuali: Paul Valéry, Paul Claudel e Clara Malraux, fra i tanti, elogiarono l'intensità di questo grido di dolore puro e senza tempo.
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