Berliner Express
I biglietti per Parigi aspettano da settimane sopra il frigorifero, il sogno di una vita è a poche ore di viaggio, ma per l'autore e un suo amico, due giovani emigrati dalla Russia comunista, trovarsi a Berlino Est è già una conquista. Così Parigi rimane un'illusione, dolce e spietata, la città dell'amore e della Tour Eiffel, un mito alimentato dai racconti avventurosi di chi ci è già stato, ma che ben presto viene sostituito dall'idea di un altro viaggio e di un altro ancora... In un divertente susseguirsi di quadretti ironici e variopinti, Kaminer racconta le strampalate avventure dei suoi connazionali russi all'estero: episodi quasi surreali che ritraggono un'umanità disperatamente bizzarra ma anche disarmante nella sua ingenuità. E a questi alterna situazioni al limite dell'assurdo che appartengono al passato sovietico, come gli insediamenti dei finti tartari in Crimea o la Parigi fittizia costruita dal governo nel mezzo della steppa per regalare ai proletari più meritevoli un viaggio premio. Fedele alla sua vena comica, ma anche animato da un sentimento partecipe, Kaminer mescola con naturalezza momenti dolorosi della storia europea, come la costruzione del muro di Berlino, a battute fulminanti che ne stemperano la drammaticità e riportano il tono del libro a un'apparente leggerezza.
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