Schiuma
Max Barabander, ebreo con un passato di affari loschi e la morte di un figlio alle spalle, rientra nella sua Polonia dopo gli anni vissuti in Argentina. Ha quarantasette anni e un dolore che è tanto lacerante da incrinare irrimediabilmente il rapporto con la moglie. È il 1906. In Polonia Max rientra anche per trovare un'altra donna, per risvegliare l'eros a lungo sopito nel lutto, per dimostrare a se stesso di essere ancora un uomo. All'arrivo trova una Varsavia che, al crocevia dei due secoli, è profondamente cambiata (dalla Russia spirano venti di rivoluzione e le donne leggono il giornale al bar). Ritrova il suo quartiere, crogiolo di ricordi e legami di sangue, brulicante di emarginati, prostitute, truffatori: una realtà che lo risucchia in un vortice di inganni e dissoluzione. Un romanzo seducente e intrigante, riproposto nel centenario della nascita dell'autore.