Ragazza di Pechino
Nella Cina del dopo Tian'anmen, Chun Shu, ipersensibile adolescente di Pechino, vive un'esistenza già tormentata dal disincanto. Inquieta, intollerante delle limitazioni imposte dalla società, dalla scuola e dalla famiglia, la giovanissima autrice si racconta descrivendo il suo male di vivere, la sua ribellione, le prime esperienze sessuali e sentimentali, la passione per la poesia e soprattutto per la musica rock. È proprio l'amore per la musica a portarla nei locali dove suonano i gruppi underground che ormai da un decennio popolano la scena musicale pechinese. Qui Chun Shu comincia a frequentare i giovani musicisti nella speranza di trovare in loro qualcuno con cui condividere emozioni e sentimenti che la facciano sentire viva, qualcuno con cui instaurare rapporti umani e sentimentali più autentici. Ne rimane delusa, e altrettanto deludenti, se non squallide, si rivelano le relazioni che intreccia con giovani poeti e pittori, artisti alternativi che vivono ai margini della società. Abbandonata la scuola a quindici anni per entrare nella redazione di una rivista di musica, finalmente crede di poter soddisfare le sue ambizioni intellettuali e di avere la libertà e l'indipendenza che desiderava. Ma scopre che la vita è ancora insopportabile...