La palla contro il muro
Che cosa fa sgretolare un matrimonio e manda in rovina una famiglia? Tanti piccoli particolari affiorano da questo romanzo, dove dietro la facciata di una famiglia come tante, una famiglia "normale", si nasconde un rapporto fatto di reciproche incomprensioni e logorato dalle piccinerie e dalla banalità della vita di tutti i giorni: la noia di troppe domeniche passate nei centri commerciali, le serate addormentati davanti alla televisione, il rito della pizza la domenica sera. La crisi, che a poco a poco diventa una guerra senza esclusione di colpi, viene raccontata da Luca, l'unico figlio della coppia: un ragazzino che osserva, e subisce, i litigi, le ripicche, i silenzi carichi di tensione, i gesti sconsiderati e le violenze non solo verbali dei genitori con la sua reattività forte, la purezza di sguardo, la sofferenza ma anche la capacità di ridere. Ne viene fuori un mondo, quello degli adulti, attraversato da una follia grottesca e incomprensibile. Ad alleviare la solitudine di Luca c'è una nonna stravagante, soprannominata Vaniglia, che crede negli oroscopi, commenta le lettere d'amore sui settimanali e si commuove di fronte alle storie strappalacrime delle telenovelas sudamericane: un affetto che lo salverà nel suo difficile passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Una storia ambientata nella periferia di Parma, ma potrebbe essere una qualunque periferia delle nostre città, dove l'esistenza dei singoli individui naufraga nel disperato tentativo di raggiungere un frammento di felicità.
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