Un medico all'Opera
"La vita è molto più felice, nell'inventare, di qualunque immaginazione." E la vita, in questo libro di racconti, è quella all'opera sulle rive di un Po ora minaccioso e sinistro, ora silenzioso e imperturbabile nel suo scorrere incessante. E' una vita che si inventa personaggi, storie e paradossi dentro chiese, teatri, bordelli, oppure, più semplicemente, sotto ampi cieli notturni dopo i temporali padani. Ordinarie testimonianze della straordinarietà dell'esistenza, storie di donne e di uomini che sfidano la sorte di volta in volta beffarda o crudele, ingiusta o generosa: il fantasma del parroco di Stuffione che si aggira senza pace nella chiesa del paese; un enorme crocefisso di cuoio che diventa zattera di salvezza durante la piena del fiume; il cadavere di una maestra ripescato nel Po, dentro la bara; una prostituta nana che deve liberarsi del pesante cadavere di un cliente morto durante l'amplesso; giovani che attraversano la notte in una moderna versione automobilistica della caccia alla lepre; il medico del Teatro Regio di Parma alle prese con le ansie da 'prima' di una bellissima cantante russa... La scrittura di Guido Conti, vivida, con le radici ben salde in una precisa geografia padana, attraversa i personaggi concreti e il dato reale e realistico per portarne alla luce, paradossalmente, l'aspetto fantastico e surreale; stravolge la quotidianità in leggenda per raccontare non soltanto di uomini e donne padani ma anche qualcosa di ciascuno di noi.