Un mondo per Julius
Julius è un bambino con le orecchie come due aquiloni e una passione per i cowboy hollywoodiani; è l'ultimogenito di una ricca e potente famiglia del Perú, che tra i suoi avi può persino vantare un ex presidente della repubblica. Orfano di padre da quando aveva solo un anno e mezzo, il piccolo Julius vive in un palazzo principesco sull'avenida Salaverry, a Lima, assieme ai tre fratelli e alla giovane madre, Susan. Adorabile, Susan, e bellissima, ma negli ultimi tempi un po' troppo distratta da feste e mondanità. Così almeno borbotta la servitù, una corte multicolore di domestici e di balie che si occupa fedele ed efficiente del palazzo e dei ragazzi: Nilda, la cuoca, quella che puzza d'aglio, con le sue storie di puma e di indios dal volto dipinto; Vilma, la 'chola' carina, mezza india e mezza bianca; Carlos, l'autista, Arminda, la lavandaia, e poi Bertha, Celso, Daniel... È questo il mondo di Julius, quello in cui nasce e in cui lo vediamo crescere, dall'infanzia fino alla sua prima adolescenza, un mondo che va via via arricchendosi di storie, di luoghi e di voci, e in cui Julius si muove curioso e sempre più spaesato, in una faticosa scoperta di sé e degli altri, del dolore e dell'ingiustizia. Ed è, più in generale, il mondo dell'oligarchia peruviana degli anni Cinquanta-Sessanta, un mondo cieco nel suo classismo e vacuo nella sua ebbrezza di vita, corroso nei suoi legami più intimi e fragile nel suo ruolo sociale.Considerato uno dei capolavori della letteratura sudamericana contemporanea, "Un mondo per Julius" è una satira pungente, un grande romanzo polifonico che racconta con lo stile personalissimo del suo autore le grandi contraddizioni di un'epoca.