La capanna nella vigna. Gli anni dell'occupazione, 1945-1948
"La capanna nella vigna" è la prima traduzione italiana del diario jungeriano degli "Anni dell'occupazione". Comprende gli appunti, i racconti, gli aforismi e i pensieri annotati tra l'aprile del 1945 e il dicembre del 1948, raccolti sotto un titolo biblico, tratto dal Libro di Isaia. E alla "Figlia di Sion" che il profeta alludeva con quella espressione: ridotta a riparo di fortuna, "tettoia in una cocomeraia, borgo accerchiato" nei giorni in cui la terra è devastata, la città bruciata, i campi divorati dalla furia degli stranieri. Così la Germania dei giorni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale. Vinta, abbattuta. Occupata dalle forze straniere che si spartiscono la capitale. In quegli anni difficili, i più duri per i tedeschi in ginocchio, Ernst Junger descrive l'arrivo delle truppe degli americani e dei russi. Racconta la fine di Mussolini e quella di Hitler. Presenta con cinismo spietato il ritratto dei gerarchi del Reich e i rapporti che, da rivoluzionario conservatore, vi intrattenne: in arduo equilibrio tra i loro corteggiamenti e la propria diffidenza.
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