Il buio che ci divide
Phinus e Franka: una coppia che ha finalmente raggiunto l'equilibrio; lui, inventore di giochi di società, riflessivo, abile in cucina; lei, scrupolosa assistente sociale, vivace, idealista; e con loro Jem, il figlio sedicenne avuto da Franka dal primo marito. Una famiglia normale fino a quando Jem viene ucciso in discoteca sotto gli occhi di Sanne, la sua ragazza. Da quel momento la vita dei due genitori è inesorabilmente segnata: il grumo di dolore, di sensi di colpa, di cose sottaciute mina il rapporto di Phinus e Franka. Il tentativo di riavvicinamento durante un romantico week-end si trasforma in un incubo a occhi aperti, durante il quale Phinus lascia esplodere la carica di violenza accumulata, in una spirale priva di controllo. Emergono dal buio sempre più fitto ricordi lancinanti, verità scomode, incomprensioni remote, episodi inconfessabili: come quell'incontro tra Phinus e Sanne sulla tomba di Jem, sospeso tra morte e vita, passato concluso e futuro illimitato... Sconfitto sul piano della giustizia (il giudizio di secondo grado ha ridotto la pena dell'omicida), rifiutato da Franka che non lo riconosce più, Phinus scopre che Sanne è rimasta incinta e vuole abortire. E' l'estremo colpo per lui: solo, disperato, si abbandona a un ennesimo scoppio di furia incontrollata. Ma dal profondo della desolazione, dal buio ormai completo, può baluginare una scintilla: forse uno spiraglio, un varco; forse tutto comincia quando tutto pare definitivamente seppellito. Dopo "Album di famiglia", "Il buio che ci divide" conferma il grande talento narrativo di Renate Dorrestein nel raccontare storie autentiche con una tensione psicologica di forte impatto.