Hard
Raffaela ha solo diciott'anni quando risponde all'annuncio pubblicato su una rivista di Parigi "Agenzia di casting cerca maggiorenni per girare film. Anche debuttanti". Le viene spiegato che si tratta di girare dei porno: il guadagno è alto per poche ore di lavoro, forse ci si può perfino divertire. Lei accetta subito. E' ancora vergine, non fuma, non beve, ma basteranno pochi anni per trasformare quella ragazzina venuta dalla periferia di Parigi in una bambola alienata, stordita dall'alcol, disposta ad affrontare il sesso più estremo. In questo crudo resoconto di vita vissuta, Raffaela mostra le due facce della medaglia: acrobazie sessuali, certo, ma anche sfruttamento disumano; denaro facile, certo, ma anche il pericolo costante dell'AIDS e della schiavitù. Dopo essere apparsa in centinaia di film, viene riconosciuta da due uomini che la sequestrano e violentano, come se fosse la cosa più naturale del mondo. E' a questo punto che Raffaela decide di abbandonare il cinema porno e di iniziare una vita normale. Nella sua asciuttezza sconcertante Hard è una testimonianza lucida e spietata di una vita e di un mondo ai margini, nel cuore del porno.
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