La coda
Pubblicato per la prima volta da Guanda alla fine degli anni Ottanta, il romanzo di Sorokin descrive una situazione tipica delle città sovietiche, ovvero la coda che si formava endemicamente di fronte ai negozi delle città, espressione di un tratto patologico di quella società. Ambientato a Mosca, il romanzo di Sorokin si snoda ininterrotto tra i rappresentanti di un'umanità costantemente in attesa, cogliendo in quel momento una valenza simbolica e dilatandolo a una più generale condizione esistenziale. Spettatore indifferente, Sorokin utilizza il linguaggio della cultura di massa e tuffa il lettore in una realtà assurda, a tratti grottesca. La forza della Coda sta nel fatto che non immagina ma descrive, senza però essere calco meccanico del reale: un romanzo che scolpisce e rimodella il vissuto quotidiano e impone Sorokin come uno dei più originali narratori della sua generazione.
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