Bob Dylan
Venerdì, 16 ottobre 1992. Dal televisore a circuito chiuso di un camerino del Madison Square Garden, Bob Dylan assiste al concerto organizzato dalla Sony Music per festeggiare i suoi trent'anni di carriera. Si sente un po' assediato, soffre di claustrofobia; non avrebbe neppure voluto quella serata ("Sarà come partecipare al mio funerale" aveva detto). Quando arriva sul palco, con un abito di seta nera e la camicia bianca, la barba di qualche giorno e le unghie ingiallite dalla nicotina, sembra 'un cameriere scarmigliato'; si avvicina al microfono e accenna una melodia: è "Song to Woody". Da qui prende le mosse questa biografia che ripercorre la parabola musicale dell¿autore di "Mr. Tambourine Man": dall'epoca del Greenwich Village, quando il ragazzo del Minnesota, invasato dal demone del folk, si esibiva gratuitamente nei locali, alla rumorosa svolta 'elettrica' del 1965 al Newport Folk Festival, dove comparve per la prima volta in versione rock sfidando il pubblico che lo accusava di tradimento; dai particolari sul suo ritiro nella residenza di Hi Lo Ha e sulla registrazione con gli Hawks dei 'Basement Tapes' alla sua partecipazione al concerto al'¿isola di Wight; dai retroscena del film "Renaldo e Clara" e delle grandi tournée mondiali degli anni ottanta fino alla la rinascita artistica del 1997 con "Time Out of Mind" e alle più recenti performance. Poco disposto a dar credito a miti e leggende, questo libro nasce dall'intreccio di testimonianze dirette con materiali documentari riesumati per la prima volta dagli archivi dell¿anagrafe e dei tribunali, illuminando di una luce nuova la vita di un uomo cui è difficile imporre etichette, compresa quella che vorrebbe far di lui un cantante 'di protesta'. Parlano amici e nemici, i suoi sessionmen, i gruppi che lo hanno seguito nei tour, i grandi nomi della musica (Pete Seeger, George Harrison, Joan Baez, i Grateful Dead, Bruce Springsteen), le sue compagne di un tempo, la vedova di Albert Grossman, che fu il suo manager dagli esordi all'apice della carriera. Un grande affresco collettivo, insomma, che ci restituisce in primo piano il ritratto di un artista affamato di celebrità ma indifferente alle classifiche, timido e tenacissimo nella difesa della sua vita privata - ha avuto una moglie, dei figli 'dichiarati', ma anche una seconda moglie e una figlia 'segrete' - eppure carismatico come pochi altri sul palco, lui che, diventato una vera e propria leggenda americana, ha obbedito sempre, unicamente, alla legge della sua musica.
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