Don Emmanuel e la guerra delle bacche
In un imprecisato paese dell'America Latina, l'esistenza di un piccolo pueblo scorre pigra, scandita dalle fatiche del lavoro, dagli appuntamenti festivi, dalla baldoria settimanale al bordello e dalle incursioni del brutale e inetto capitano Rodrigo Figueras, fino a quando l'oziosa e viziata Dona Constanza decide di mettere in atto un progetto calamitoso: modificare il corso del fiume che fornisce acqua ai campi e al paese per risolvere finalmente il fastidioso inconveniente idrico della sua piscina. Gli abitanti allora si mobilitano e l'eccentrico e molto poco ossequioso Don Emmanuel viene inviato come emissario presso l'hacienda di Dona Constanza. Ha inizio così una guerra combattuta a colpi di trovate ingegnose, intrepidi atti di eroismo, piccole tragedie ed enormi crudeltà. Le storie di Pedro il cacciatore, dell'orgoglioso e taciturno Hectoro, di Consuelo la puttana, del profesor Luis, dell'indio Aurelio, del generale entomologo Carlo Maria Fuerte si intrecciano a quella di un paese perennemente sull'orlo del golpe, stretto tra governanti corrotti, militari ambiziosi e una politica inefficiente e caotica. Tra i sentieri nella giungla, le stanze del potere e quelle del terrore, tra invasioni feline, calamità naturali ed epidemie di ilarità, si alternano le vicende di campesinos, guerriglieri e latifondisti, si dispiegano ingiustizie, fedi rivoluzionarie e religiose. Sullo sfondo di un'America Latina magica e immaginaria, ma al tempo stesso veritiera, Louis de Bernières compone un romanzo acuto ed esilarante, che trabocca di un'umanità sincera e compassionevole e che affonda con uno sguardo divertito e leggero nelle contraddizioni, negli orrori e nelle speranze della storia.
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