Red dog
In lungo e in largo per l'Australia occidentale, in giro su treni, pullman e autotreni, sempre alla ricerca di nuove cose da scoprire e di nuove persone con cui fare amicizia, amato da tutti eppure posseduto da nessuno: il protagonista di questo libro è senz'altro un cane fuori del comune, intelligente e curioso, fedele soltanto a se stesso, tanto autonomo e indipendente da non avere neppure un nome stabile e però capace di amicizie inesauribili, che non finiscono neppure quando un'improvvisa tragedia gli toglie l'uomo che più di ogni altro ha saputo prendersi cura di lui. Così il cane dal folto pelo rosso, conosciuto e amato da tutti i lavoratori del Pilbara, passa attraverso i suoi nomi con elegante e superiore noncuranza, come fossero puri e semplici indirizzi: prima Tally Ho e poi Bluey, e infine semplicemente Red Dog, cane rosso, quello che chiunque, prima o dopo, ha incontrato su qualche strada assolata dell'Ovest australiano. Red Dog appare e scompare, salta fuori all'improvviso se riconosce il motore di una macchina nota, si azzuffa con tutti gli altri cani della regione, e quando si ammala viene curato con i soldi suoi, visto che qualcuno ha anche pensato di aprire a suo nome un conto bancario. Attorno a lui ruota una serie di personaggi: manovali, uomini senza famiglia, commesse che vivono in un caravan, camionisti, custodi. Tutti hanno qualcosa da raccontare su Red Dog e Louis de Bernières ne restituisce il ritratto con un piglio garbato e leggero, con un'ironia sempre lieve e benevola, affidando gioie e passioni, ma anche i momenti più dolorosi dell'esistenza di ognuno, al passo rapido e sicuro con cui un cane rosso ha percorso tutte le strade dell'Australia occidentale e della sua vita, veloce e intraprendente come nessun altro cane al mondo.
Momentaneamente non ordinabile