I treni vanno in purgatorio
Il Longitudinal Norte è un treno mitico. Attraversa il deserto di Atacama, "il deserto più triste del mondo". In un viaggio che dura quattro giorni, ma che ha il tempo interiore dell'eternità, porta a destinazione passeggeri senza futuro: una chiromante fascinosa che vende pronostici dettati dalla comprensione per il prossimo; un fisarmonicista dal corpo robusto e il cuore immalinconito da una donna che lo ha lasciato; le nuove reclute destinate agli stabilimenti del salnitro, condannate a screpolarsi la pelle sotto il sole e ad infiammarsi i polmoni di polvere; una coppia di innamorati disperati che per sopportare il presente si soffoca di baci; una bambina dolce, con la testa infestata di pidocchi e di cattivi pensieri; un nano logorroico alla rincorsa del suo circo; un cantastorie che narra di Alma Basilia, meretrice, o più romanticamente ramera, che come unico affetto ha l'albero che cresce nel suo cortile...Dunque, quella varia, commovente e irrinunciabile umanità a cui Letelier ci ha abituati. Tanto semplice e al contempo tanto straordinaria da entrare nel mito, insieme alla natura implacabile in cui è costretta a vivere o a sopravvivere. E il viaggio del "Longino" non è più solo un tragitto attraverso le desolate stazioni della pampa, ma diventa metafora di vita e di morte... Mediata da una prosa musicale che è quasi poesia, densa di ironia e di un profondo afflato appassionato.
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