Una storia in Danimarca
La storia in Danimarca cui allude il titolo di questo romanzo è una storia legata alle origini remote della nazione danese, una vicenda drammatica e intensa di una passione d'amore distruttivo; ma, soprattutto, è una storia che ha reso possibile l'"Amleto" di Shakespeare. Updike inventa retrospettivamente le premesse della tragedia interrogando da scrittore le antiche cronache scandinave e intrecciandole alle coperte allusioni e ai brevi cenni shakespeariani sulle vicende anteriori: ne risulta un racconto del tutto inedito, al cui centro stanno personaggi nuovi e autonomi rispetto a quelli dell'"Amleto". Spiccano su tutte le figure dei due amanti, rese profondamente umane nelle loro debolezze, nel loro assurdo tentativo di opporsi al destino e nella loro sostanziale incomunicabilità: Gertrude, dal carattere insieme vulnerabile e prepotente, audace e infantile, si trasforma via via da giovane sposa accondiscendente a matrona lussuriosa e colpevole, timorosa di quel figlio beffardo e malevolo; Claudio, mercenario spregiudicato ed esperto falconiere, seduce l'insoddisfatta regina coi doni esotici provenienti dai suoi viaggi e con le arti sapienti di amante, ma rimane preda della solitudine impostadalla sua ambizione sempre inappagata. Accanto a loro si muovono figure che resteranno vittime, inconsapevoli o consenzienti, del meccanismo di morte e distruzione avviato dall'amore fra Gertrude e Claudio: il rozzo ma acuto re Amleto, il vile e opportunista Polonio, la docile e sciocca Ofelia e, in disparte, quale silenzioso comprimario, corrucciato e arrogante, il giovane principe Amleto.
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