Guida triste di Parigi
Un'ennesima guida della Ville Lumière? Sì, ma una guida tutta particolare. Non c'è traccia di musei o di gallerie d'arte. E neanche di raffinati ristoranti o tipiche 'brasseries'. Qui c'è la vita con le sue storie di fallimenti, di amori rincorsi, di desideri traditi. C'è chi è partito dal Perù con una borsa di studio in tasca e un sogno nella testa: diventare un latin lover. Ritornerà a casa senza aver capito il perchè degli innumerevoli e dolorosi rifiuti. O chi, felice di viaggiare con la moto e una ragazza allacciata alla vita per i vitigni delle colline francesi, finisce in tristezza a mostrare per due soldi agli studenti di medicina gli effetti di una malattia devastante. E chi pensa di avere trovato l'amore a settant'anni passati, in una Parigi romantica e coperta di neve, ma poi scopre che si tratta solo di uno scherzo crudele del caso. A Parigi può capitare di tutto: che lo scrittore di nessun libro sia costretto a separarsi dal proprio gatto, vecchio e brutto, per abbandonarlo tra i sensi di colpa nel Bois de Boulogne. E che un'addetta culturale obesa dell'ambasciata peruviana venga angariata dal vicino del piano di sotto, un magrolino irriducibile come Napoleone Bonaparte. Quattordici racconti, quattordici istantanee per comporre il ritratto di una città che Alfredo Bryce Echenique sa abilmente reinventare, mescolando realtà e fantasia, abbattendo le barriere tra ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere.