Nafta
Nella tranquilla quotidianità di un paese, in un giorno come tanti, Corrado Capanna, il vecchio ospite di una casa di riposo, è colto da un'improvviso malore in un bar mentre legge il giornale. Comincia così, dalla fine, la storia di Nafta - che deve il suo soprannome alla postazione di radioamatore "CB Nafta" - ex pugile e camionista, giocatore d'azzardo e gran fumatore di Lucky Strike. Comincia da una stanza di ospedale, dove il vecchio trascorre gli ultimi giorni della sua vita e dove cerca di ricostruire ricordi e affetti, in un continuo andirivieni tra passato e presente. La solitudine dopo la morte della moglie Clara e l'amore provato per un'altra donna, incontrata durante i suoi viaggi in camion: sentimenti relegati al passato perché nel presente Nafta coltiva solo abitudini, come quella di scegliere accuratamente la cravatta da indossare. Ed è proprio questo senso del decoro a lasciare una traccia nell'esistenza di un giovane sbandato che prima aggredisce il vecchio per strada e poi gli diventa amico. Sarà proprio il ragazzo l'ultimo "compagno di strada", il tenace testimone della vita che declina e pian piano si spegne. Un'amicizia che fino all'ultimo è confidenza necessaria per entrambi, alimentata dai miti e dai sogni di uno sport, il pugilato, metafora della lotta della vita per eccellenza.Con una narrazione in continuo movimento tra oggi e ieri, Angelo Ferracuti costruisce un personaggio forte, aspro, ma reale, giocando con una scrittura asciutta, essenziale, volutamente reticente che sa raggiungere una frequenza musicale, una personalissima tonalità.
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