Speravamo di più
La Seconda guerra mondiale è appena finita, e in un paesino del Veneto arriva Junichiro Kojiki, un militare giapponese capitato alcuni mesi prima nel Nord Italia occupato dai nazifascisti. Catturato dagli americani negli ultimi giorni del conflitto e dopo aver saputo che la sua città, Hiroshima, è stata annientata dalla bomba atomica, Junichiro decide di non tornare più in patria e di stabilirsi nel piccolo borgo ai piedi delle montagne. E' il periodo frenetico che precede il boom economico, il Belpaese si avvia verso una rapida modernizzazione e il piccolo borgo diventa lo specchio di una realtà che si trasforma. Tra un gruppo di ragazzi e il reduce giapponese si instaura un profondo rapporto di amicizia, e Junichiro diventa per loro maestro di vita e di arti marziali, latore di una cultura e di una mentalità tanto lontane e diverse quanto ricche di umanità e saggezza. Nell'Italia degli anni Cinquanta in bilico tra economia rurale e industrializzazione galoppante, voglia di arricchirsi e criminalità, "Speravamo di più" è il racconto di un'amicizia dove i temi dell'altro e dell'altrove, della natura violata e del consumismo diventano allegoria dell'Italia di oggi.
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