Lettera a mia madre
"Voce poetica dell'Argentina": così è da tempo definito Juan Gelman che, nella naturale scioltezza del suo canto, nella trasparenza e nella disarmante purezza della sua pronuncia, insegue da sempre il progetto di farsi voce di un popolo e di una cultura, trasformando in autentica poesia il ritmo e il colore del linguaggio quotidiano, la suggestione dell'avvenimento politico o il dato della propria storia personale.Questo libro raccoglie tre dei più recenti e significativi libri politici dell'autore: "Lettera a mia madre" (1989), che dà il titolo all'intera raccolta, è un delicato e intenso canto alla memoria della madre morta lontana durante l'esilio; "Salari del'empio" (1993) tratteggia il ritorno in Argentina (dove peraltro il poeta ha deciso di non risiedere più) e lo svanire delle voci che popolavano gli anni della lotta politica; "Incompletamente" (1997) è una raccolta di poesie che toccano una tematica esistenzialene la elaborano in versi di forte valore simbolico, in cui prendono forma gli eterni conflitti: amore e morte, bellezza e distruzione. Le tre raccolte qui riunite offrono al lettore italiano l'occasione per incontrare e conoscere, nella varietà delle tematiche e nella costante, altissima tensione formale - tanto ammirata da Julio Cortazar - una delle voci poetiche più alte della letteratura latinoamericana contemporanea.