La scia della balena
La scia della balena è un romanzo di formazione e di iniziazione, che accompagna il giovane Pedro Nauto nel suo avventuroso e accidentato cammino verso la maturità; ma è anche e soprattutto un sapiente racconto marinaro, classico nella scelta dello sfondo, la caccia alla balena, e dei protagonisti: un giovane alla ricerca di un destino e un vecchio capitano coraggioso, senza l'odio dell'Achab di Melville, ma con la stessa determinazione nell'affrontare il pericolo; tipico nel gusto per i simboli, il Leviathan e il Caleuche, il mitico vascello fantasma; poderoso nella raffigurazione di un mare gelido dai colori cristallini, crudele e generoso, immoto e tormentato; intrigante e realistico nelle accurate descrizioni della vita di bordo e dei particolari dell'industria baleniera; magico per tutti i miti, le leggende, le credenze popolari che i marinai si tramandano intorno al fuoco.E non è tutto: l'autore, spostando con perizia l'angolo visivo, si muove senza sosta dall'oceano alle isole e colora il romanzo di un'ombra di intrigo e di mistero. Così una mattina un'onda restituisce alla spiaggia di Chiloé, un macabro tesoro, il corpo di una donna che la violenza delle acque ha reso cangiante come "la madreperla nelle grigie profondità del mare". E' la madre di Pedro, che si è portata via per sempre il segreto della sua nascita. Ma per quelle coincidenze che il caso si diverte ad architettare, il ragazzo arriverà a pochi passi dalla soluzione.Intorno la ridda di personaggi fantastici, cui il lettore di Francisco Coloane è affezionato: il palombaro José Andrade, ultimo pioniere che scandaglia ancora con lo scafandro il fondale in cerca di ostriche; Rosalia con gli occhi verdi come le alghe e la pelle profumata d'ambra; l'astuto baro di Puerto Montt, con le mani curate e l'ironia pungente verso le sue facile prede; guaritrici portentose, isolani con una prodigiosa conoscenza delle piante, dei fiori, dei pesci.
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