Scrutare la crisi per uscirne migliori. Quindici interviste sulla pandemia
Qualche mese prima dell'abbattimento del muro di Berlino, Jorge Mario Bergoglio - all'epoca arcivescovo di Buenos Aires - affermava che, per affrontare la crisi internazionale allora in atto, occorreva «uno straripamento interno». Anche oggi, mentre tutti ci ritroviamo accomunati nel fronteggiare la pandemia del Covid-19, un tale suggerimento può tornare utile. Per trasformarlo in realtà, però, è necessario proiettare uno sguardo contemplativo sul mondo piagato dall'emergenza in corso. Uno sguardo, cioè, capace sia di decifrare tutti i risvolti e le implicazioni dell'attuale crisi epidemiologica sia di indurre a delle importanti decisioni riguardo al futuro, giacché questa crisi passerà sì, ma non senza impartire una severa lezione che dobbiamo sin d'ora prendere in seria considerazione. Si profila all'orizzonte l'impegno di elaborare una rinnovata concezione di cittadinanza globale, un innovativo ruolo della politica e delle istituzioni sociali, un'inedita esperienza di fraternità mondiale, una vera ecologia integrale intesa alla maniera di papa Francesco.
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